E’ uscito “A forma di Nota”, il nuovo lavoro discografico di Diego Nota.
Ritorna sulla scena della musica italiana indipendente a 5 anni dal suo precedente album da solista, “Esercizi per scomparire” (2018, autoprodotto), con un lavoro nato in un periodo storico un po’ difficile che è quello della pandemia.
«Il terzo disco nasce sotto l’insegna di un blocco – racconta Diego. Soprattutto per quello che mi riguarda non riuscivo più a scrivere. Un giorno ho ripreso un testo di quando facevo le scuole superiori. Leggendolo mi ricordavo anche la melodia. Avevo visto delle cose buone in quel testo che però andavano limate e rivisitate. Un testo pieno di rabbia, scritto da un rivoltoso. Rivoltarsi, girarsi e andare via, lasciare, seminare il panico, seminare dissapore, malcontento, lanciare una bomba, lasciare dietro se stessi il disordine e sparire. Però pensavo… ma… ma come cazzo ero a diciott’anni?
Oggi io non sono più quello! Però mi piacerebbe far partire il disco con una canzone così carica di rivolta. Ho cercato di veicolare tutta quella rabbia che avevo in quegli anni e lavorare oggi su me stesso per cercare di capire l’origine della mia rabbia, limarla, assecondarla, coccolarla e renderla edulcorata per un testo di una persona adulta.»
«Nelle restanti cinque canzoni cambia completamente registro perché diventa un disco d’amore. Il disco si intitola “A forma di Nota” ed, oltre questo diabolico gioco di parole, è un disco d’amore. Nonostante la canzone che parte a bomba su questo diciottenne rivoltoso, le restanti cinque canzoni si placano in un’atmosfera sentimentale molto più pacata.»
«Anche per quanto riguarda la scelta della grafica avevo trovato delle difficoltà. Poi un giorno ho aperto un cassetto ed ho trovato la foto di mia moglie, una foto di lei, di quando aveva otto/dieci anni. Di una dolcezza veramente incontrollabile. Una dolcezza forte, una dolcezza dimessa ma forte al tempo stesso.
Mi ha spalancato il cuore perché ho avuto la conferma che tutto l’amore che lei nutre per me è come se fosse nato, come se fosse sprigionato da quella foto. Un amore educato, un amore dimesso. E forse questa foto mi stava cercando da molto tempo e l’ho utilizzata per fare la copertina del disco.»
«Intitolarlo “A forma di Nota” ha un senso. Ritorno un po’ in questa dimensione intima, familiare.»
TRACKLIST
- Festivalbar 2050
- Bosnia
- Barbara
- E non ho paura
- L’altalena degli amanti
- Il nostro amore osceno
BIOGRAFIA
Diego Nota è un cantautore che artisticamente nasce nei primi anni del 2000, con gli Ultimavera, band laziale con cui pubblica tre dischi (Ultimo numero primo, nel 2005 – Dimore nel 2007 – Ai caduti in bicicletta nel 2010).
Dal 2013 intraprende la sua carriera da solista incidendo il suo primo album “Anarchia cordis”. Nel 2018 esce il suo secondo lavoro, “Esercizi per scomparire”. Nel 2023 pubblica il suo terzo album “A forma di Nota”.
I suoi dischi sono interamente autoprodotti.
Nel 2014, apre una parentesi teatrale portando in giro per un breve periodo il monologo tragicomico “Le ultime lettere degli antropomorfi”, mentre nel 2009 scrive una raccolta di racconti intitolata “L’espansionismo dei pidocchi”.
Dal secondo disco Diego Nota collabora nei live con Gianluigi Nocella, Maurizio Minnucci e Marco Vallecoccia.
Discografia
2005 – Ultimo numero primo (autoproduzione)
2007 – Dimore (CinicoDisincanto)
2010 – Ai Caduti in Bicicletta (CinicoDisincanto)
2013 – Anarchia Cordis (autoproduzione)
2018 – Esercizi per scomparire (autoproduzione)
2023 – A forma di Nota (autoproduzione)