Con il concerto di Vinicio Capossela ieri sera, è partita la prima edizione del “Roma unplugged festival”. Nella suggestiva cornice di uno dei parchi archeologici piu’ importanti “Villa dei Quintili”, nel parco dell’Appia antica. Un’atmosfera affascinante, un evento che coniuga insieme musica storia e poesia.
Capossela sale sul palco alle 21.30 e apre il suo concerto, dal titolo “Quo vadis homine”, con il brano “Le loup garou”, indossando una maschera da lupo. Segue “Non trattare”, ritmo incalzante con “Brucia Troia”.
Tra i pezzi presentati anche la suggestiva ” Il povero Cristo”, “La peste”, “Suona Rosamunda”.
Un concerto che in più parti provoca e ci fa riflettere, grazie alle parole dell’artista, sulla direzione che l’umanità sta prendendo, tra guerra, epidemia, emergenza climatica.
Con “Si è il spento il sole” c’è una dedica particolare al suo papà Vito. Oltre due ore e trenta, con un pubblico da sold out, ci regala in chiusura “Ovunque proteggi”, ed e’ un’ovazione…