Musica e archeologia si incontrano in uno scenario unico, per svelare le rispettive meraviglie attraverso spettacoli secondo natura.
È Roma Unplugged Festival, che firma la sua prima edizione da venerdì 23 a domenica 25 settembre all’interno del Parco Archeologico dell’Appia Antica. La manifestazione è una produzione Roma Unplugged Festival, organizzata da ETICAARTE, Rete Doc e Nazionale Cantanti; in collaborazione con Regione Lazio, Parco Archeologico dell’Appia Antica, Rome Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, Zètema Progetto Cultura e Play2Give; realizzata con il Patrocinio del Ministero della Cultura, Parco Regionale dell’Appia Antica, Municipio VIII, Italia Nostra, la Società Italiana degli Autori ed Editori (SIAE), Roma Cultura Biblioteche e con il contributo tecnico di Doc Servizi.
Tre giorni di concerti, dibattiti, un live all’alba e visite guidate; un’occasione preziosa per il pubblico della Capitale, chiamato a scoprire o riscoprire attraverso l’esperienza del Festival uno dei paesaggi che il mondo ci invidia.
La manifestazione prende il via venerdì 23 settembre alle ore 21 con la straordinaria poetica di Vinicio Capossela. “Quo Vadis Homine” è il titolo del suo live: un concerto – e una riflessione – sulla direzione dell’umanità in questi tempi difficili.
Sabato 24 alle ore 17 un viaggio musicale di 4 km alla scoperta dei tesori dell’Appia Antica con la P- Funking band: accompagnati dagli archeologi del Parco un concerto itinerante da Villa di Massenzio a Villa dei Quintili tra archeologia, jazz e funk.
Chiude la giornata alle ore 21 Gegè Telesforo con un concerto speciale, elegante e carico di passione, che unisce il repertorio e l’esperienza dell’artista alla voce di Daniela Spalletta e all’energia di quattro giovani ed eccezionali musicisti: Domenico Sanna (piano); Michele Santoleri (batteria); Pietro Pancella (basso); e Christian Mascetta (chitarra).
Tra i più grandi innovatori dell’arte percussiva di tutti i tempi, il concerto all’alba di domenica 25 settembre alle ore 7 vede protagonista Trilok Gurtu (innamorati del suo senso del ritmo giganti quali Gilberto Gil e Annie Lennox, passando per Robert Miles). Alla sua straordinaria vivacità ritmica si unisce sul palco di Roma Unplugged Festival il suono del trio d’archi classico completamente rivisitato di Arkè String Trio, per un live dalla straordinaria potenza.
Nel pomeriggio alle ore 18,30 il talk gratuito “Italia Nostra incontra Ascanio Celestini” dedicato alla cura del patrimonio culturale e condotto dal Direttore del Parco Archeologico dell’Appia Antica Simone Quilici.
Il festival si chiude alle ore 21 con il concerto di Maria Pia De Vito, Fabrizio Bosso e Julian Oliver Mazzariello. Uno spettacolo in cui come un prisma in cui si riflettono gli amori musicali dei tre protagonisti: dal jazz al grande songwriting indipendente, passando per ballad di intenso lirismo.
Roma Unplugged Festival
Sito: www.romaunpluggedfestival.it
Biglietti: https://bit.ly/3QOqO4E
Ufficio stampa GDG press