É uscito da qualche settimana “We’re not just good at playing” l’EP di esordio dei Westfalia, band bolognese (per qualcuno per nascita, per qualcun altro per adozione) che in tanti hanno amato nell’edizione di X Factor 2021.
Cinque brani inediti (oltre al già pubblicato Sunset Kids) che compongono un EP dal piglio volutamente provocatorio.
“Non siamo bravi solo a suonare”
Come se volessero finalmente scrollarsi di dosso quell’etichetta di musicisti molto bravi, ma sul filo del manierismo.
Tanta tecnica e poco cuore. Questa una delle “accuse” spesso velatamente rivolte alla band.
In “We’re not just good at playing” invece emerge un lato dei Westfalia che forse avevano fino ad ora tenuto in secondo piano e che ora si sfoga senza freni: testi irriverenti che vogliono puntare il dito su dinamiche sociali e culturali dei nostri giorni, pur evitando di sfociare in paternalismi, sempre conditi da grande ironia.
Divertente anche il concept dietro all’album.
É come se ogni brano incarnasse un personaggio narrante, simbolo ognuno di una tematica di attualità.
L’EP si apre con la focus track Still Got My Time, in cui si riflette sull’incapacità sempre crescente di un vero contatto emotivo. Sempre più social e sempre meno sociali.
Rakish é l’incarnazione di una sorta di Dongiovanni 2.0, incapace di instaurare veri legami perché ormai disabituato alla fiducia.
Alibabà, potrebbe essere la canzone in cui ogni politico (o quasi) si rivede. Sempre pronti a fare discorsi buonisti sull’immigrazione…molto meno pronti a fare qualcosa di concreto.
Forrest Gump, come il personaggio dell’iconico film, vede il protagonista (rappresentante della categoria degli influencer) correre e correre…senza sapere realmente dove andare.
Cauliflower é l’amore ai tempi dell’Erasmus. Una relazione a distanza in cui il protagonista, pur di mettere da parte i soldi per raggiungere la sua amata all’estero, arriva a trasformarsi in un ortaggio per via della dieta durissima a cui si sottopone.
Sunset Kids é il manifesto di una generazione di sognatori senza sogni, alla ricerca di uno spazio da protagonisti, tra precarietà, mobilità del lavoro, un futuro ignoto e un presente confuso, in cui l’unica certezza sembra essere la realtà digitale dei social.
Dal punto di vista dell’ascolto, “We’re not just good at playing” rivela un’anima molto più rock rispetto ai singoli precedenti. Arrangiamenti quasi “nevrotici”, continui sbalzi tra flussi di parole e passaggi melodici.
Le diverse influenze artistiche della band (Everything Everything e i Gorillaz, ma anche H.E.R. e Tyler The Creator, passando per Kendrick e James Blake…) vengono fuori in una commistione vincente.
Se volete ascoltarli dal vivo, queste alcune delle prossime date:
09.07 Mantova – Arci Festa
23.07 Valsamoggia (BO) – Corti Chiese e Cortili
04.08 Scandiano (RE) – Mundus Festival / Cortile
della Rocca dei Boiardo
27.08 San Venanzo (TR) – Suoni Controvento / Monte
Peglia
TRACKLIST:
1. Still Got My Time
2. Rakish
3. Alibabà
4. Forrest Gump
5. Cauliflower
6. Sunset Kids