La European Broadcasting Union (EBU) ha pubblicato nella serata di ieri un comunicato alquanto sorprendente. Un insieme di irregolarità definito “inaudito”.
A dare il via ai sospetti era stata la tv di Bucarest TVR, che ha denunciato che il loro voto, espresso a favore della Moldavia, sarebbe stato “sostituito” da quello all’Ucraina.
“Siamo stati spiacevolmente sorpresi nel vedere che il voto non è stato preso in considerazione nella classifica finale, poiché gli organizzatori hanno assegnato un’altra serie di punteggi ai concorrenti finali. Specifichiamo che la giuria romena aveva deciso di assegnare il massimo dei voti ai rappresentanti della Moldova”.
In realtà in una nota pubblicata il giorno seguente, l’Ebu aveva fatto sapere che erano state riscontrate alcune irregolarità non soltanto circa il voto della Romania ma anche di altri 5 paesi:
Azerbaijan, Georgia, Montenegro, Polonia e San Marino
Nonostante non sia semplicissimo comprendere appieno il comunicato, questo quanto è emerso.
Nella serata di giovedì 12 maggio (seconda semifinale) quattro delle sei giurie hanno premiato gli altri 5 nella loro top 5.
La Romania ha attribuito 12 punti a San Marino, 10 punti alla Polonia, 8 punti a Montenegro, 7 punti all’Azerbaijan e 6 punti alla Georgia; l’Azerbaijan 12 punti alla Polonia, 10 alla Georgia, 8 punti alla Romania, 7 punti a Montenegro e 6 a San Marino; la Georgia 12 all’Azerbaijan, 10 al Montenegro, 8 alla Romania, 7 a San Marino e 6 alla Polonia; e, infine, San Marino ha conferito 12 punti alla Romania, 10 alla Georgia, 8 alla Polonia, 7 al Montenegro e 6 all’Azerbaijan.
il Montenegro ha piazzato le altre 5 nella sua top 6, mentre la Polonia ha messo quattro dei cinque “complici” nella top 4 e uno nella top 7.
Insomma, uno “scambio di favori” (o così sembrerebbe) tra queste 6 nazioni.
(tenendo conto del fatto che, come è risaputo, ogni partecipante non può votare per se stesso.
Romania, San Marino, Azerbaijan e Polonia hanno incassato almeno un punteggio massimo (12 punti). Ci sono anche altri elementi che sembrano confermare delle irregolarità: cinque dei sei stati coinvolti, infatti, non sono stati inseriti nella top 8 da nessuno degli altri 15 Paesi votanti. Inoltre, quattro dei sei si sono piazzati negli ultimi sei posti per gli stessi 15.
In seguito al controllo dell’EBU, i voti di questi Paesi sono stati esclusi dal conteggio per la finale. I punti conferiti dai sei Paesi appaiono comunque nel tabellone, perché le loro intenzioni di voto sono state sostituite con voti calcolati a partire da quelli di altri Paesi con un comportamento di voto simile (sì, è un sistema un po’ contorto…).
Seguendo questo ricalcolo, la Romania (che aveva attribuito i suoi 12 voti alla Moldavia) mostra al primo posto l’Ucraina.
Questi pasticci nel conteggio dei voti sono stati inevitabilmente pane per i complottisti che già consideravano la vittoria della Kalush Orchestra (Ucraina) come già annunciato e “agevolato”.
Come ha dimostrato Open col suo fact-checking, anche se la Kalush Orchestra in finale ha ricevuto 12 punti dalla Romania, la differenza tra l’Ucraina e il Regno Unito, arrivati primi e secondi, sarebbe comunque incolmabile, dal momento che il divario è di ben 165 punti.
Insomma, la Kalush Orchestra avrebbe vinto comunque, anche ricevendo 0 punti dalla giuria rumena.