Loredana Bertè, in questi giorni, ha lanciato un durissimo appello su Facebook ed Instagram, dopo le polemiche dei giorni scorsi sull’artista Junior Cally.
“Chiedo ai giornalisti della Sala Stampa dell’Ariston di escludere, a priori, una possibile candidatura al ‘Premio della critica Mia Martini’ di qualsiasi artista che promuova attraverso i suoi testi violenza fisica o verbale verso le donne o misoginia in generale». Prosegue la Bertè, “Mia sorella è stata per anni vittima di bullismo ‘verbale’ e non credo che avrebbe mai voluto che il suo nome venisse associato a certi ‘soggetti’ che andrebbero SQUALIFICATI (come avvenuto di recente e giustamente in un’altra trasmissione di successo) per istigazione alla violenza sulle donne e per il pessimo messaggio che arriva ai giovanissimi. Grazie».In questo post Loredana Bertè fa diversi importanti riferimenti. Non bisogna poi dimenticare che anni fa la stessa Loredana Bertè ha raccontato di essere stata vittima di violenza sessuale a 17 anni, ricordando inoltre i maltrattamenti che lei, la sorella e la mamma erano solite subire dal padre.
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