Cambio di gestione ai vertici SIAE. Lunedì scorso, il Consiglio di Sorveglianza ha eletto come nuovo presidente del Consiglio di Gestione Giulio Rapetti, molto più noto con il suo pseudonimo: Mogol.
La nomina di Mogol avviene in un momento molto delicato per tutto ciò che concerne il diritto d’autore. Nella giornata di oggi, infatti, è attesa la votazione del Parlamento Europeo per l’approvazione della riforma del diritto d’autore nella UE. Il provvedimento vede contrapposti sostanzialmente due schieramenti, il primo composto dall’industria discografica, da buona parte della comunità artistica e dalle società di collecting (come SIAE), tutte a favore della riforma, il secondo dalle grandi multinazionali tecnologiche come Facebook, Soundcloud, Youtube…
“Siamo in guerra- ha dichiarato il nuovo Presidente- si sta attentando al diritto d’autore. Responsabili sono le multinazionali piene di miliardi. Ma spero tanto che vinceremo: loro hanno i miliardi e fanno attività di lobbying, noi abbiamo ragione”
Grazie al provvedimento verrebbe colmata la differenza – individuata dalla discografia – tra quanto corrisposto da piattaforme come YouTube all’industria musicale e quanto da essa percepito come legittimo. L’Articolo 13 della riforma, in poche parole, toglierebbe a piattaforme come YouTube lo status di “porto sicuro” garantito dal Digital Millennium Copyright Act emanato dal governo statunitense nel 2006 che permette a chi ne beneficia maggiori libertà nel negoziare accordi di licenza rispetto ad altre entità operanti sul mercato come, per esempio, piattaforme streaming nate con scopi commerciali come Spotify e Deezer.
Non resta che attendere la votazione di oggi per scoprire quale sarà l’esito. Vincerà Davide (gli autori) oppure Golia (le grandi multinazionali tecnologiche)?