“Buona sera figli dell’abbandono culturale avete cercato un salvatore, beh eccomi qua”
Potrebbe essere il nuovo tatuaggio, da aggiungere alla quindicina già impressi sulla sua pelle, per il più grande intrattenitore pop di tutti i tempi. Ed è anche la frase che apre “Heavy Entertainment Show”, brano che dà il nome al dodicesimo album in studio del King of Pop, Robbie Williams, uscito il 4 novembre scorso per l’etichetta CBS Records/Sony Music.
Abbandonato lo swing e l’attitude anni 40 dell’album precedente (“Swings both ways”), Mr Williams ritorna ad un pop più maturo, abilmente mescolato con una spruzzatina di rock, un tocco di dance e l’immancabile ballatona su cui innamorarsi e pomiciare.
Diamo un po’ di numeri:
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11 le tracce per l’edizione Standard, 16 per quella Deluxe
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8 le collaborazioni: oltre al fidato Guy Chambers, (con lui già dai tempi di Feel e Angel), John Grant (per “I Don’t Want To Hurt You”), Rufus Wainwright (per “Hotel Crazy”), per la stesura di testi e musiche hanno collaborato Brandon Flowers dei The Killers (per “Mixed Signals”), Ed Sheeran (per “Pretty Woman”), Stuart Price (per “Bruce Lee” e “Sensitive”). Speciale menzione meritano i featuring eccellenti di Serge Gainsbourg e Sergei Prokofiev.
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1: la posizione di debutto nella classifica U.K. (dove il proverbio “nemo profeta in patria” sembra non riscuotere successo)
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5: la posizione di debutto, a pochi giorni dall’uscita dell’album, nella classifica FIMI
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501.000 le copie vendute in tutto il mondo a solo un mese dall’uscita
L’uscita dell’album è stata anticipata dal singolo “Party Like a Russian” che ha portato con sé, in linea con lo stile del “bad boy” britannico, una discreta scia di polemiche. Basato su un campionamento di “Romeo e Giulietta” di Sergej Prokofev (famoso pianista e compositore russo di inizio ‘900), il brano è stato attaccato duramente dalla stampa e dai media russi perché darebbe un’idea stereotipata del popolo russo, ben diversa, secondo gli accusatori, dalla realtà.
“It takes a certain kind of man with a certain reputation / To alleviate the cash from a whole entire nation / Take my loose change and build my own space station / Just because you can, man – Ci vuole un uomo del genere di una certa reputazione Per alleggerire il denaro da tutta una nazione intera Prendete i miei spiccioli e costruite la mia stazione spaziale. Solo perché tu puoi, man.”
“There’s a doll inside a doll inside a doll inside a dolly /Hello, Dolly /I put a bank inside a car inside a plane inside a boat / It takes half the Western world just to keep my ship afloat / And I never ever smile unless I’ve something to promote / I just won’t emote – C’è una bambola dentro una bambola dentro una bambola dentro una bambolina Ciao Dolly Ho messo una banca all’interno di un’auto all’interno di un aereo all’interno di una barca Ci vuole la metà del mondo occidentale solo per mantenere la mia nave a galla E non ho mai sorriso a meno che non avessi qualcosa da promuovere. Solo che non voglio farmi prendere dall’emotività “
Frasi che forse non sono piaciute ai fan russi ma che hanno comunque permesso al singolo di raggiungere la vetta della classifica Itunes anche nella terra delle Matrioske.
Che sia stata un’altra geniale mossa commerciale di quel volpone di Mr. Williams?!
In ogni caso, missione compiuta, man!
Tracce
Edizione standard
Heavy Entertainment Show (Serge Gainsbourg, Rufus Wainwright, Christopher Heath, Guy Chambers & Robert Williams)
Party Like a Russian
Mixed Signals
Love My Life
Motherfucker
Bruce Lee
Sensitive
David’s Song
Pretty Woman
Hotel Crazy (Robbie Williams & Rufus Wainwright)
Sensational
Edizione Deluxe
When You Know
Time On Earth
I Don’t Want to Hurt You (Robbie Williams & John Grant)
Best Intentions
Marry Me